Jonas Russi è il nuovo Gigante del TOR 330
Lo svizzero trionfa nella gara di ultra trail più dura al mondo
Si è conclusa con le lacrime di gioia da parte di Jonas Russi la tredicesima edizione del
TOR 330 - Tor des Géants®, la gara di ultra trail più dura al mondo che percorre le Alte vie 1 e 2
della Valle d’Aosta. L’atleta svizzero ha portato a termine gli oltre 330 km. e 24.000 m di dislivello
previsti con il tempo di 70 ore, 31 minuti e 36 secondi, davanti agli italiani Simone Corsini,
Andrea Macchi e Andrea Mattiato (team Karpos).
E’ la prima vittoria al TOR per il trentasettenne, che quest’anno si era già reso protagonista di
ottimi piazzamenti alla Lavaredo Ultra Trail e all’Ultra-Trail du Mont-Blanc. Una vittoria voluta
fortemente da Russi, che l’anno scorso si era dovuto accontentare del secondo gradino più alto
del podio.
In campo femminile la vittoria è andata alla britannica Sabrina Verjee in 80 ore, 19 minuti e 38
secondi. Una prova impressionante che le fa guadagnare la quinta posizione nella classifica
generale e che l’ha portata a spodestare Silvia Ainhoa Trigueros Garrote, vincitrice delle tre
precedenti edizioni del Tor des Géants®. E’ di circa 5 ore il distacco misurato alla linea del
traguardo tra le due campionesse, che hanno dato vita a duelli spettacolari e continui
avvicendamenti in testa alla gara. Chiude il podio femminile Sandrine Beranger con un tempo di
89h40’04”.
L’edizione del Tor des Géants® di quest’anno è stata caratterizzata da colpi di scena e ritiri
illustri. Primo fra tutti quello dell’atleta Karpos Franco Collé, presentatosi ai nastri di partenza con
i favori del pronostico dopo aver vinto il TOR 2021 segnando il record di gara, ma che si è dovuto
arrendere nel primo giorno di gara a un dolore al tendine che lo ha tormentato per diverse
settimane. A questo hanno fatto seguito le rinunce di Peter Kienzl e Roman Ficek, che ha dato
vita a una splendida battaglia sportiva con Russi.
La vittoria di quest’ultimo non si riduce però agli eventi imprevisti che hanno giocato a suo
favore. Fin dalla partenza lo svizzero ha dato l’impressione di poter dettare il ritmo della gara e
con passo deciso e spedito ha macinato chilometro dopo chilometro senza mai voltarsi indietro.
Un elemento degno di nota del TOR X®, evento composto da 4 gare (450 km, 330 km, 130 km e
30 km) di cui Karpos è main sponsor, è stata la sportività dei partecipanti. Non succede spesso
che un atleta, che fino a poco prima era tuo avversario, decida di darti dei consigli su come
affrontare i prossimi sentieri. E’ quanto accaduto a Champillon tra Franco Collé e Jonas Russi.
Un’amicizia nata lo scorso anno proprio sui sentieri della Valle d’Aosta, tra due atleti che si
stavano contendendo la vittoria finale, e culminato con un gesto di grande rispetto e
condivisione. Un clima di festa e assistenza reciproca che a dire il vero ha caratterizzato molti
tratti della gara, a cui hanno preso parte oltre 900 runners provenienti da più di 60 nazioni. E’
questo lo spirito che rende unico il Tor des Géants®.
Purtroppo questa edizione 2022 ha avuto una conclusione anticipata, a causa delle avverse
condizioni meteo con una bufera di neve che ha reso impraticabile il Col de Malatrà. Chi ancora
era in gara ha visto terminare la sua corsa, entrando di diritto tra i finisher del Tor. Peggio è
andata ai partecipanti del TOR30, dove Karpos avrebbe goduto della presenza di molti forti atleti
tra cui Giuditta Turini, Tadei Pivk, Luca Farolfi e Alessandro Riva, che si sono visti la gara
annullata qualche ora prima della partenza. Ancora una volta il Tor si rivela come un evento
spettacolare, dove l’imprevisto è dietro l’angolo e dove l’unica regola da tenere sempre presente
è quella della montagna.